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Il progetto parte dalla constatazione dei Limiti: fisico: viabilità, differenze di quota, barriere - funzionale: zone connotate funzionalmente - temporale: fruibilità dei luoghi circoscritta nel tempo Ne consegue l’ipotesi di Interventi: scavalcare gli ostacoli, contaminare gli spazi, ampliare e diversificare le funzioni. L'area si può raggiungere con nuovi percorsi pedonali. La piazza degli ingressi acquista la valenza dovuta alla sua posizione. Una rotonda distribuisce il traffico e individua un'unica entrata-uscita. Il verde crea una continuità fisica e visiva abbattendo le barriere materiali e quelle psicologiche. I percorsi pedonali principali assumono valenza di polo d'attrazione ne è previsto un utilizzo che va oltre il semplice passaggio. Le nuove piazze si slegano dalla rigidità funzionale e fruitiva richiamando non solo lavoratori in pausa pranzo ma anche residenti. La piazza di Tange si connette maggiormente al tessuto circostante attraverso una serie di assi visivi suggeriti dalle sedute che permettono (creando una continuità) un passaggio meno formale tra uno spazio e quello successivo. Le nuove piazze e percorsi risultano connotati da elementi che ne determinano una fruizione meno circostanziata nel tempo: i sentieri -suggerimenti culturali, lo spazio polifunzionale, la collina verde, la via del mercato, la piazza di Tange e la scultura di Noguchi valorizzata, devono fungere da catalizzatore per una continua vitalità dell'area.

Progetto  Riqualificazione del Fiera District

Tipologia  Spazi pubblici

Luogo  Bologna_Italia

Anno  2006

Status  Concorso internazionale_finalista

Dimensioni  60.200 mq

Cliente  Comune di Bologna

Team   con eef architetti associati

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